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15.3.12

Carta Igienica a GoGo

Molti non pensano che la differenza si può fare ogni giorno anche in piccoli semplici (e necessari) gesti quotidiani come usare la carta igienica.
E' una necessità comune a tutti noi, lo facciamo numerose volte al giorno e spesso ne abusiamo. Come in generale di tutte le cose a basso prezzo e in grande quantità.
Tenendo conto che in media ogni persona consuma ogni giorno circa 22 strappi, buttiamo quotidianamente giù nello scarico circa 3 metri e mezzo di carta. Quella, ovviamente, non si può riciclare.

Però, guardando a monte, si può arginare questo spreco di cellulosa e questo eccesso di inquinamento.

Le opzioni sono due:
1) la più frequente è acquistare le confezioni da 40 rotoli di carta igienica, oppure rotoli dichiaratamente "lunghi più del doppio". In questo modo si limita l'uso di plastica da imballaggio e/o l'uso del cartoncino interno del rotolo, con un notevole risparmio di emissioni dannose per l'ambiente e per noi.
2) l'opzione migliore è acquistare confezioni di carta igienica prodotta con materiali riciclati. In questo modo non sarà necessario abbattere altri alberi per ripulirci il sedere.

Interessato all'argomento e non più soddisfatto dai rotoloni, mi sono recato al supermercato e ho iniziato ad investigare.
Io sono un affezionato osservatore delle etichette dei prezzi con sopra specificato il prezzo al litro o al chilo, così da poter far debiti confronti. Purtroppo per la carta igienica non vale il d.l. 84/2000 che obbliga i venditori a indicare anche il prezzo al chilo oltre a quello del prodotto.
Fare il confronto così è molto difficile. Poche sono, infatti, le marche che sulla confezione specificano il numero di strappi.
Grazie a paziente ricerca, ho potuto prendere i prezzi di alcune marche che più mi son sembrate indicative e vicine alle esigenze ecologiche.

Scopro così che, se non voglio carta riciclata perché adoro il bianco splendente e la morbidezza da seta, i rotoloni più convenienti sono Auchan Maxi rotoli da 8 pezzi.

Se invece non voglio inquinare con il cloro sbiancante e il mio culetto non è viziato ma si accontenta della più che soddisfacente morbidezza riciclata, allora i rotoli Eco-Logici Coop sono i più convenienti. Se non potete recarvi alla Coop, allora scegliete Grazie Eco Lucart, che ha ben 720 strappi per ogni rotolo.
Per quanto Lucart ci possa sembrare costosa, è sempre più conveniente e assai meno inquinante della Tenderly Kilometrica. Perché dobbiamo farci furbi: quello che crediamo di non pagare al momento, lo paghiamo in altri modi: salubrità dell'aria, disboscamento, inquinamento delle acque. Come per la dipendenza da nicotina (sigarette), le conseguenze non sono immediatamente visibili. Ma avvengono. Quindi meglio allenare la nostra memoria e attenzione a lungo termine e comprare carta igienica responsabilmente.

Ora che lo sapete, scegliete.

Ps-"riciclato", in questo caso, non significa che la carta igienica che useresti proviene da carta igienica usata! :)

23.2.12

Eco Gift - Confezionare i regali in modo eco



Quanto spreco per la carta che impacchetta i regali?!
Una domanda retorica. Una risposta da disastro ecologico. Quanta carta stracciata e ammucchiata ogni anno per i regali di Natale?!
E allora, perché non aguzzare l'ingegno e fare qualcosa che, oltre ecologico, sia anche originale?

Qualche esempio:

Riciclo interno: ovvero, invece di dilaniare la carta dei regali, educhiamo i bambini (e anche gli adulti) ad aprire con calma i pacchetti (che avremmo fatto senza nasco adesivo) per riutilizzare la carta regalo all'opportunità successiva.


Carta di giornale: sfruttiamo delle notizie assurde per farci i pacchetti! Le riviste, soprattutto nel periodo natalizio, sono piene di foto e figure che vanno benissimo per incartare un regalo di Natale.




Bizzarre: fazzoletti e foulard, scatole di altri prodotti, buste porta alimenti, stracci per la polvere... E tutto quello che è bello, colorato e fa ridere!


E volete mettere la soddisfazione di riutilizzare una coloratissima rete per agli o cipolle?! Avreste mai pensato ad un riutilizzo così fantasioso?


Carta regalo ecologica: che sarebbe l'equivalente colorato della carta riciclata. Si vende nelle cartolerie e anche su internet, come qui per esempio.


Ovviamente l'unico limite è la fantasia! :D

Ps-la prima immagine è presa da qui.

14.11.11

Dentifricio Fai Da Te

Volete lavarvi i denti con un prodotto del tutto naturale, ecologico, senza confezioni da buttare e, soprattutto, iper iper economico?
Ce lo suggerisce il famoso magazine di scienza e tecnologia Focus.

Ingredienti:
4 cucchiai di glicerina
7 cucchiai di bicarbonato
1/2 cucchiaio di sale
15 gocce di olio essenziale (menta o altro a piacere)

Mescolare il tutto in una tazzina e comservarlo in un piccolo recipiente.



Tenendo conto che la glicerina in farmacia costa circa € 2,00 e che il resto è facilmente trovabile al supermercato e in erboristeria, ci potremo lavare i denti spendendo circa 5 centesimi per flaconcino. Anche perché, come qualsiasi dentista potrà assicurarci, il dentifricio serve a deodorare l'alito più che altro, perché il lavoro di pulizia lo fa lo spazzolino e il movimento corretto del nostro polso.
Se contate anche che eviterete di buttare la confezione in cartoncino e il tubetto...

21.10.11

Fumo e sigarette: oltre il cancro, l'inquinamento


Essendo nato in una famiglia di non fumatori (non solo genitori, ma anche il resto della parentela stretta), sono stato fortunato ad avere, da questo punto di vista, un'ottima educazione.
Da adulto, non solo detesto il vizio del fumare e le sigarette, ma ho imparato a diffidare anche dei fumatori.
Nonostante cerco sempre di portare ricerche e studi accreditati, questa volta posso affermare con serenità (per esperienza diretta) che la categoria dei fumatori è fatta di persone che generalmente non hanno rispetto per chi non fuma. L'elenco dei comportamenti irrispettosi è lungo e comprende: infischiarsi di dove va il fumo della loro sigaretta, buttare cicche ovunque, fumare in casa o in auto. Tutto questo anche in presenza di non fumatori o bambini, senza nemmeno prendersi la briga di chiedere se la cosa stia arrecando fastidio. Come è ovvio che ne arreca.
Giustamente è stata introdotta la legge L.3/2003 che detta il divieto di fumo all’interno di tutti i luoghi chiusi al di fuori di quelli strettamente privati (abitazioni private) e di quelli dotati degli impianti di aspirazione. I ristoranti dove tutto il cibo sa di affumicato o i pub per turchi sono ritornati a profumare delle pietanze che vendono. I fumatori, intanto, stanno fuori al freddo, tipo ora d'aria dei detenuti. Guai a lamentarsi.
Non voglio continuare a far la filippica contro le sigarette, se non per gli argomenti pertinenti al blog. Argomenti che includono anche il rispetto del resto del genere umano.

Ora, torniamo al rispetto dell'ambiente che ci ospita.
Di questo argomento si è discusso del convegno “L’impatto ambientale del fumo di tabacco. Le cicche di sigaretta: un rifiuto tossico dimenticato”, durante il quale è stato presentato lo studio realizzato da Enea e Ausl di Bologna che mette in evidenza il potenziale nocivo delle cicche di sigarette.
Ogni giorno vengono dispersi nell'ambiente della nostra penisola ben 195.000.000 di mozziconi di sigarette. Un numero impressionante. Tenendo conto che il diametro medio di una sigaretta è mezzo centimetro, in un metro cubo stanno ben 1.400.000 cicche. Ogni anno solo in Italia si producono 51.000 metri cubi di mozziconi che contengono 7.800 tonnellate di agenti chimici pericolosi. Un dato impressionante.
La combustione del tabacco, informa Enea, produce più di 4500 sostanze chimiche ad azione irritante, nociva, tossica, mutagena e cancerogena. Una parte di tali sostanze rimane imprigionata nel filtro e nella porzione di tabacco non consumato.

Poiché è stato osservato questo e perché, inoltre, nel Mediterraneo le cicche rappresentano il 40% dei rifiuti (contro il 9,5% delle bottiglie di plastica, l’8,5% dei sacchetti di plastica e il 7,6% delle lattine di alluminio), gli esperti dell'Enea hanno proposto la raccolta differenziata per le 845.000 tonnellate di mozziconi di sigarette annuali. (fonte Terranauta)

Diamo uno sguardo all'elenco delle sostanze inquinanti di cui le sigarette son fatte, che rilasciano nell'aria e che rimangono nei mozziconi:
Nicotina: se ne disperdono nell’ambiente 324 tonnellate l’anno, è tossica anche per gli animali acquatici. Ingerire una sola cicca può portare un bambino a gravi problemi respiratori fino alla paralisi.
Polonio 210: è un elemento radioattivo e cancerogeno.
Composti organici volatili: le cicche gettate via in un anno disperdono 1.800 tonnellate di composti come benzene, formaldeide, acetone e toluene.
Gas tossici: i principali sono acido cianidrico e ammoniaca
Catrame e condensato: il primo è un noto cancerogeno e il condensato comprende una grande quantità di composti, come idrocarburi policiclici aromatici, benzopirene e metalli.
Acetato di cellulosa: è contenuto nel filtro e non è biodegradabile, può danneggiare l’apparato riproduttivo dei pesci. (fonte Ecozoom)

Come se non bastasse, una recente ricerca ha dimostrato che chi fuma ha almeno 7,5 punti in meno di quoziente intellettivo rispetto ai non fumatori. E più si consumano sigarette, più questo quoziente si abbassa. Il fatto è che le persone con un quoziente intellettivo minore sono quelle più esposte al vizio.

Ora, mi chiedo: voi fumatori inquinate, correte altissimi rischi di contrarre cancro che dovrà esser curato a spese della comunità, fate correre questo rischio alla gente che esponete irrispettosamente al vostro fumo. Oggi si sa che è molto probabile che siate notevolmente meno intelligenti.
E, nonostante ne siate consapevoli, ve ne andate comunque in giro dimostrando scarsa intelligenza, scarso senso civile e ambientale e sbandierando a destra e manca una dipendenza fisica e psicologica dalla quale non riuscite a liberarvi.
Non fate una bellissima figura.
E la cosa ridicola è che spendete anche una marea di soldi.

11.10.11

Musica per le orecchie? No: silenzio.

I rischi dell'inquinamento ambientale li conosciamo e, soprattutto, si cerca di far fronte a tutto ciò con raccolta differenziata, veicoli a basse emissioni, energie pulite e rinnovabili.
Ma c'è un altro tipo di inquinamento dipendente dallo di vita contemporaneo. Un inquinamento che provoca alterazioni fisiologiche su cui fare molta attenzione.
L'inquinamento acustico.

Vediamo un elenco delle conseguenze per l'uomo:
* ipoacusia (ridotta sensibilità ai suoni), con alterazioni fisiologiche dell'apparato dell'udito ;
* incremento del rischio di alta pressione sanguigna e infarti (il 3% degli infarti in Germania);
* disturbo del sonno (difficoltà di adormentamento, ripetuti risvegli notturni, degradazione della qualità del sonno)
* sensazione di disturbo e fastidio soggettivamente rilevata.
* inoltre spinge la gente a spostarsi nelle aree periferiche in quanto non solo, come detto, la qualità della vita ne risente, ma anche il valore degli immobili.


Silence è un progetto della Comunità Europea durato tre anni in cui si è cercato di trovare soluzioni di controllo del rumore causato dai mezzi pubblici di superficie nelle aree metropolitane.
Studiano approfonditamente gli effetti del rumore del traffico e del conseguente fastidio, sono state sviluppate nuove soluzioni tecnologiche sia per chi costruisce i veicoli sia per chi, come i pianificatori dell'urbanistica cittadina, deve decidere quali mezzi acquistare e quali strategie intraprendere per ridurre il rumore locale, in accordo con le direttive europee sul rumore ambientale.
Al link nel sito, tre vie di elearning: se sei un pianificatore dell'urbanistica o dei trasporti, se sei un responsabile al livello locale, se sei un ingegnere dei trasporti.

Speriamo che chi di dovere legga di questi studi.

14.9.11

McDonald's "Made in Italy"


E non che ci sarebbe parecchio di cui vantarsi!
Il nostro amato governo, in qualità niente poco di meno che il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia, ha dato il patrocinio al celeberrimo e famigerato colossal americano del mangiar sano (ironicamente, ovvio) Mcdonald's per la creazione di un panino che, nelle intenzioni dei pubblicitari, dovrebbe essere fatto con materie prime esclusivamente italiane, come italiani dovebbero essere sapore e stile.

Siamo ben lontani dalla nostra famosa e sana dieta mediterranea e non basta un intruglio di carciofi (in quantità irrisoria, a dir la verità) per far profumare di italiano un panino che ha lo stesso sapore dei mille altri panini del Mac, in cui per gli ingredienti vale lo stesso discorso matematico degli addendi: cambiandone l'ordine, il risultato non cambia. E nemmeno il sapore.

Quello che rimane uguale è invece il livello "bulimico" di questo panino, anzi: peggiora!
Mettiamo a confronto il McItaly con il Big Mac, che è un classico:

Abbiamo un panino che, oltre ad essere troppo calorico, ha anche troppo, troppo sale!
Insomma, le cifre parlano chiaro: di italiano c'è solo il marchio, come una camicia contraffatta.

Se non bastasse, il Ministro avverte con estrema esultanza, questo panino verrà venduto anche nelle altre Nazioni!
Degradare così l'immagine dell'Italia all'estero, per altro non più brillante anche a causa di scelte governative scellerate, di certo non è il coniglio dal cappello delle vostre strategie economiche, caro Ministro!

1.9.11

Roma Butta Bene - Link utilissimo

Io vivo a Roma e dunque sono abbastanza informato sulle iniziative del Comune.
Sono rimasto piacevolmente colpito quindi quando ho visto questo:



A questo link è possibile sapere dove e come riciclare qualsiasi cosa vi venga in mente.
Questo per un riciclaggio responsabile.
Stavolta, complimenti al Comune di Roma.
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