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4.5.11

Spreco al supermercato

Forse il miglior modo per vedere lo spreco di energia e risorse è quando si entra in un ipermercato.
Purtroppo, tra lo sfavillare di luci, colori e pubblicità, siamo ormai assuefatti a questo malcostume e di conseguenza non solo non ce ne indigniamo, ma persino non ce ne accorgiamo più.

Sorvolando sulla moltitudine di luci accese, decisamente più di quante effettivamente ne servirebbero, questa nuova rubrica vuole evidenziare quello che le aziende che producono prodotti fanno contro l'abiente e dunque contro di noi.

Oggi due esempi.
Suona come una grandiosa offerta, si mostra come uno spreco incredibile: notate quanta plastica e carta inutilizzata, più di metà confezione è un'inutile ripetizione di pubblicità! Tentato dalla convenienza e dal prezzo, mi sono rifutato di comprare questo schifo!




Questa non l'avevo mai vista! La Ferrero si è superata: il gran cestino convenienza! Cioè, invece di portare alla cassa normalmente i suoi prodotti, portandoli in questo cestino di carta viene applicato uno sconto... Il Gran Soleil già speca di suo, avendo, oltre al contenitore in plastica, anche il rivestimento in carta, che è solo pubblicità. Poi ci aggiungono anche questo abominio di cestino!
Il tutto mascherandolo con lo sconto! Come se poi, in termini di alberi abbattuti, costi di produzione, trasporto e smaltimento, non pagassimo salati questi cestini!


Mah...
Eppure so che questa non sarà l'unica puntata della rubrica "Spreco".
Purtroppo.

12.4.11

Eolico. L'armonia di Natura e Tecnologia



In tutto il mondo aumentano le installazioni eoliche. Sono 157.899 i MW prodotti col vento in tutt il mondo, di cui 76.152 in Europa. L'Italia contrivuisce con 4.844, che copre il 2,1% del consumo interno lordo e genera oltre 2.500 occupati stabili diretti.
Ma entro il 2020 dobbiamo arrivare al 17% del fabbisogno energetico prodotto con energie rinnovabili, secondo gli impegni presi in sede europea. Eppure in molti criticano l'eolico, reo di deturpare il paesaggio e di drenare i fondi destinati alle rinnovabili. Accuse respinte da Vittorio Cogliati Dezza, Presidente nazionale di Legambiente che ha invece presentato un libro fotografico dal titolo "Smisurati giganti?" con lo scopo di dimostrare che il paesaggio non è rovinato dagli impianti, sottolineando che sono presenti solo nel 3% dei comuni e si tratta di installazioni non permanenti. Diverso invece per le cave (18 mila tra attive e abbandonate) e l'abusivismo (30 mila abitazioni ogni anno).
Basterebbe decidere dove sia possibile costruire impianti, ricordando che esiste anche l'opzione offshore, con aerogeneratori posizionati al largo, lontano dagli occhi più sensibili o addirittura sott'acqua, sfruttando le correnti.
(fonte Metro 19/02/10)

Personalmente credo che chi critica i piloni dell'eolico stia facendo una valutazione piuttosto superficiale. Come ricordato da Fabio Caltagirone nel suo articolo, ci sono ben peggiori brutture come cave e costruzioni abusive.
Ho sempre considerato le pale eoliche come monumenti all'ingegno umano. Forse sarebbe bello farle colorate, o verdi, o di forme più particolari, funzionalità permettendo. Certo, non è la cosa più bella da vedere nel verde della campagna toscana, per esempio.
Ma quando sono in autostrada e vedo i piloni sono contento: mi ricordano che la buona volontà e l'intelligenza umana non sono completamente estinte.

Ecco a voi una galleria di immagini di installazioni eoliche fornite da Repubblica.it

20.3.11

Tetra Pak a nudo


Per aiutare noi riciclatori in erba, l'Italia ha voluto darci un incentivo in più: dove buttare le tonnellate di Tetra Pak che vengono utilizzate ogni giorno?
Plastica? Carta? Alluminio? Non riciclabile?
La scelta è ardua, la risposta non è scontata.
Difatti ogni Comune decide autonomamente.
Quindi il cittadino svogliato o che semplicemente non ha in mente la soluzione di questo Cubo di Rubik può anche continuare a sbagliare contenitore.

Per la cronaca, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari hanno scelto di riciclare il Tetrapak nel contenitore della carta.
E per tutte le altre città?
Ci pensa Eco Sphera!
Il link seguente vi dà la possibilità di sapere se il vostro Comune fa la raccolta del Tetra Pak e da che contenitore.
http://www.tiriciclo.it/Hpm00.asp?IdCanale=4

Che comodità, eh? Ma ricordatevi di sciacquarlo prima di appiattirlo e riciclarlo.

19.2.11

Oro liquido dal rubinetto

In questo momento sei una vittima.


Vittima della pubblicità che ti illude di venderti elisir di bellezza e giovinezza.



Vittima dell'inquinamento di milioni di bottiglie di plastica che vanno prodotte,
trasportate e poi smaltite.

Vittima, nonostante la tua colpevolezza.



 Migliaia di controlli provano che l'acqua di casa è ottima. E' ottima.

E' ottima.
Controlli su metalli presenti, sodio, calcio, nitrati, ecc.
E costa anche poco.

Non trovi assurdo che, per produrre e trasportare una bottiglia di plastica da 1,5 litri si consumi più di mezzo litro di acqua?!
E' come se, ogni volta, bevessi un litro e mezzo e ne pagassi due!

Non ti piace il sapore di cloro? Lascia riposare l'acqua in una caraffa per mezzora. Se la tieni in frigo, poi, ogni retrogusto scomparirà.

Vuoi migliorare il sapore dell'acqua?
Aggiungi delle fette di cetriolo, di limone o lime, o qualche fogliolina di menta.
Spendendo una sciocchezza, avrete una bevanda non zuccherata, sana e piacevole al palato.

Scegli di bere in modo intelligente.
Scegli l'acqua che sgorga dal tuo rubinetto.



L'ultimo rapporto presentato al Convegno mondiale sull'acqua dallo Stockholm International Water Institute, in collaborazione con l'istituto tedesco per la ricerca sull'impatto climatico (PIK) parla chiaro: le analisi mostrano che non ci sarà abbastanza acqua disponibile per produrre cibo per la popolazione stimata nel 2050 se seguiamo le attuali abitudini alimentari occidentali.
Quindi perché privarci in futuro di un bene così prezioso (ed indispensabile), quando possiamo tutti goderne sufficientemente e, tutto sommato, economicamente?


Questo blog sostiene l'iniziativa di Altroconsumo:
Bevi l'acqua di casa

4.2.11

L'80% degli italiani è contrario alla caccia



Se non fosse chiaro a tutti, la stragrande maggioranza degli italiani è contraria alla caccia: 80% (sondaggio Ipsos 2010 per il ministero del Turismo) ed avrebbe paura a girare nei boschi con la propria famiglia nella stagione di caccia.
Addirittura per il 60% la caccia andrebbe totalmente abolita!


Queste percentuali sono in crescita dal 2009.
Tecnicamente il governo dovrebbe creare leggi che siano a piacimento del popolo italiano (visto che al parlamento abbiamo rappresentanti, e non monarchi) e che non violino la Costituzione.
Tecnicamente.
Praticamente, chi va a Montecitorio fa il bello e cattivo tempo.
E' di questi giorni la triste notizia della scellerata decisione del governo attuale di lasciare alle regioni la facoltà di decidere i limiti dei periodi di caccia di talune specie.
Ora, la caccia di cui si parla non è certo quella fatta per sopravvivere (in Italia non penso esista molta gente che non va al supermercato ma spara alla selvaggina). E' uno sport. Uno sport aberrante che tratta di uccisioni di esseri viventi per divertimento. Ognuno tragga le proprie conclusioni.

"Sull'Italia pende un pesante contenzioso con l'Unione europea per la violazione delle direttive in materia venatoria: negli anni passati la quantità e la misura delle deroghe è stata tale da configurare, secondo Bruxelles, una violazione netta dello spirito della legge a difesa della fauna e, in particolare, degli uccelli migratori."
"Il Senato ha approvato la licenza di uccidere. Si tratta di una vergogna internazionale che il centrodestra ha compiuto in cambio di una manciata di voti dei cacciatori - ha commentato il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.
"La maggioranza al Senato, votando l'articolo 38 della legge comunitaria, ha detto sì alla caccia senza limiti e senza regole, alla possibilità di sparare alla fauna migratoria anche in agosto, quando i territori di caccia sono pieni di italiani in vacanza, e anche a febbraio quando i migratori fanno ritorno ai luoghi di nidificazione": afferma il senatore Pd Roberto Della Seta.
(fonte www.repubblica.it)


A parer nostro, è un modo vergognoso di vivere l'Eco Sphera.
(fonte immagine www.oipitalia.com)

1.2.11

Un taglio allo spreco!



Sapete quanto prodotto rimane nei tubetti tipo quello del dentifricio, anche dopo aver spremuto tutto?!
Io non ne avevo idea, finché, dopo aver schiacciato, spremuto e torturato un tubetto di crema idratante, ho fatto la prova: l'ho tagliato!
Quel che ho visto all'interno mi ha lasciato di stucco, tanto che ho fatto una foto, ed ecco qui! Per lo meno altre due ditate piene di crema che avrei buttato!



In più, ho ripulito ben bene il tubetto, che ora è pronto per intraprendere il suo viaggio verso il pianeta Riciclo!

30.1.11

Prefazione


Salve a tutti!
Questo blog si occupa di costruire un filo conduttore tra l'individuo, con la sua profondità psichica e le sue funzioni fisiologiche, e il nostro rapporto con il pianeta che ci ospita insieme al resto degli esseri viventi, quel pianeta che nei tempi antichi veniva immagino, sentito e chiamato "la madre Terra".
In questo blog vi saranno sia documenti scientifici che consigli pratici, ultime notizie sulle nuove tecnologie al servizio dell'ambiente e qualche pensiero sulla condotta dell'essere umano sul suo pianeta. Soprattutto, quello che tutti noi possiamo fare ogni giorno per sentirci bene con noi stessi e con l'ambiente intorno.
La perfezione della sfera, in ricordo dell'Uomo Vitruviano, e la bellezza dell'ecologia in un solo blog! Ovvero come ritornare ad essere grati e positivi abitanti di questo pianeta. Perché troppo spesso ci scordiamo di essere ospiti, non proprietari.

Ho cominciato il blog con un brano preso dal libro Jurassic Park, di Crichton. Quando lo lessi, quasi 15 anni fa, nemmeno ci feci caso. Data l'età, ero più attratto dalle scene di tensione con protagonisti i dinosauri. Crichton, invece, grazie alla sua ampia cultura e ricerca, ha inserito notevoli spunti di riflessione con oggetto le scoperte scientifiche: abbiamo il diritto, ma prima ancora il pieno senso di responsabilità per utilizzare tutte le scoperte scientifiche a cui approdiamo.
Malcolm, il personaggio del libro, ha perfettamente ragione: noi non stiamo rovinando il pianeta, né potremmo mai. Siamo degli esseri pieni di superbia a pensare questo. Possiamo, però, renderlo talmente inospitale per noi.
E' proprio qui la responsabilità di cui parlavamo.

E il benessere all'esterno forma un equilibrio con il benessere interno e interiore dell'individuo. Dove si trovano i confini di un essere umano? La pelle è un confine o una sottile membrana di unione al resto intorno a sé? Le nostre azioni hanno sempre, volenti o nolenti, delle conseguenze che non possiamo certo controllare nella loro totalità. Ma alcune azioni vengono fatte ogni giorni e, fra queste, quella più importante riguarda senza dubbio l'alimentazione. Indispensabile per sopravvivere, ha come conseguenza la morte di altri organismi. Quale responsabilità abbiamo verso noi e verso gli organismi che mangiamo? Siamo davvero informati sul collegamento tra salute e cibo?

Sicuramente non fornirà tutte le risposte, ma questo blog contribuirà a cercarle. E, soprattutto, a porre le domande che di volta in volta mi sembreranno più importanti, adatte, pregne di significato.

Buona lettura!
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