Siamo quel che mangiamo.
Non è solo un modo di dire. Carboidrati, grassi e proteine sono fatti degli stessi elementi di cui il nostro corpo è fatto, è per questo che abbiamo bisogno di questi nutrienti.
Come interagiscono i nostri geni con queste sostanze nutrienti? Questo è ciò che la nutrigenomica studia. E dal momento che tutti noi abbiamo un corpo diverso, lo sforzo è quello di capire le regole generali, ma anche diete personalizzate per ciascuno di noi.

Aspetta un momento: stanno dicendo che la terapia per la depressione è un vasetto di yogurt ogni giorno?
Probabilmente, anche se non subito e non senza psicoterapia.
Ma gli scienziati hanno osservato che alcuni probiotici (ad esempio, Bifidobacterium infantis) producono e rilasciano sostanze neuroattive attive nel collegamento cervello-intestino, come la serotonina e acido aminobutirrico.
Questa connessione è evidente anche nel feto: la flora intestinale del bambino ha un'influenza importante nello sviluppo del cervello. E la sua flora intestinale è direttamente influenzata dalla flora vaginale della madre.
Questi studi confermano che dovremmo fare più attenzione nell'uso di antibiotici: alto dosaggio e uso prolungato distruggono i microrganismi nel nostro apparato digerente, con conseguenze sul nostro cervello e la mente che devono ancora essere valutate.
I risultati delle ultime ricerche sono stati presentati in occasione della 47a riunione della Società Italiana di Psichiatria a Taormina da John F. Cryan, neuroscienziato presso l'University College di Cork (Irlanda).
Dinan, T.G., Stanton, C., Cryan, J.F. (2013). Psychobiotics: a novel class of psychotropic. Biol Psychiatry, 74:720-726