Translate

1.7.14

Ellie Davis, nebbie tra gli alberi


Che cosa è una foresta? Gli alberi o lo spazio che esiste tra loro ?

"Una foresta è quello che esiste tra i suoi alberi, tra il suo fitto sottobosco e le sue radure, tra tutti i suoi cicli di vita e le loro diverse scale temporali... Una foresta è un luogo di incontro tra chi entra e qualcosa di innominabile e relativo... Qualcosa di intangibile e ad una distanza ravvicinata. Né silenzio né suono."
John Berger in - ‘Hold Everything Dear: Dispatches on Survival and Resistance’, p.135-140 Verso, 2007.


La fotografa Ellie Davis ha voluto esplorare il bosco nello spazio che i nostri occhi coprono senza soffermarcisi. Rimpiendo l'aria di fumo, più o meno denso, siamo invitati a percepire l'aria, altrimenti invisible. La foresta si anima di un alone onirico, sospeso, gotico. Le volute di fumo, confondendosi tra i rami, creano un bosco fantasma, eteree chiome bianche fermate dalla macchina fotografica ma in perenne movimento, in trasformazione, fino a scomparire nel nulla. Una storia raccontata dalla nebbia, riecheggiando tra i tronchi, perdendosi tra le sfumature di marrone e verde.
Ecco le parole della fotografa a proposito dei suoi scatti.


Queste immagini esplorano la natura e il significato di 'foresta' considerando l'esperienza fisica di stare da soli all'interno del bosco; la sensazione inquietante e accattivante che il tempo ha rallentato e che la foresta e tutto ciò che in essa esiste in uno stato diverso. In qualche modo messo da parte dalla nostra abituale percezione del tempo lineare, il vento cala, l'aria si raffredda, tutto è tranquillo e immobile e la foresta si avvicina. Per entrare in questo posto altro occorre accettare un rallentamento del tempo e un cambiamento nella percezione.


Il fumo vorticoso, sospeso e vagabondo ci permette di osservare il tempo scorrere ad un ritmo quasi impercettibile e di concentrarci sullo spazio interno che è parte integrante della 'foresta', guidando l'occhio lontano dagli alberi e permettendogli di soffermarsi su questo 'essere in mezzo'. Sospeso e immobile, il fumo riempie gli spazi tra gli alberi e riflette questa esperienza fisica: la palpabile e pensierosa conoscenza del bosco, il suono ovattato e appiattito, il pungente senso di amplificata consapevolezza. La nebbia colma gli spazi per mostrarli, come se fossimo in grado di scivolarci attraverso e fuggire il tempo stesso.













Proponiamo questo brano dell'artista irlandese Enya, "The Memory of Trees", che ci sembra particolarmente calzante per questo post.

Ti è piaciuto questo articolo?

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...