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22.12.12

E venne l'inverno...


Parafrasando il titolo dell'ultimo album di Enya, approfitto per allineare il mio blog alla stagione appena subentrata. Oggi, 22 dicembre 2012, inizia la nuova parte del ciclo in cui le ore di luce guadagnano pian piano terreno dopo la notte più lunga dell'anno, quella del Solstizio d'inverno. Da oggi, tutto si prepara lentamente al risveglio, anche se il freddo accumulato fino ad ora continuerà ad avvolgere le nostre latitudini con questa atmosfera pacata che invoglia al sonno.

Celebro la stagione invernale con due haiku, ovvero la famosa forma poetica giapponese. Le caratteristiche dell'haiku, così differente dalla nostra poesia occidentale, è la brevità: solamente tre versi formati da 17 sillabe. Le parole, pulite e semplici, scattano una fotografia di un attimo, un'immagine della natura priva di ricorsi retorici ma pregna di significato personale che ognuno può dare. L'eco lasciata dalle parole dell'haiku permette al lettore di prendersi il tempo di riflettere e lasciare che i versi si sciolgano nella sua mente.
Come l'inverno.


Languore d'inverno:
nel mondo di un solo colore
il suono del vento.

Matsuo Basho (1644 – 1694)
  



C'ero soltanto.
C'ero. Intorno
cadeva la neve.
 

Issa (1763-1828) 
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