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16.2.14
Ricerca bambini vegetariani e vegani
La Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana ha diffuso la notizia di un'importante ricerca rivolta ai genitori di bambini vegani e vegetariani disponibili a partecipare a una raccolta dati tramite un questionario. Di seguito riporto il contenuto dell'email.
Vi invitiamo a diffonderlo il più possibile, grazie!
ATTENZIONE: nel questionario è compresa anche l'alimentazione onnivora, e sono elencati quindi ingredienti a base di carne e pesce. Questo perché il questionario è lo stesso utilizzato anche per raccogliere informazioni sui bambini onnivori (per poter fare il confronto).
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QUESTIONARIO SULL'ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI
Chi si occupa di nutrizione pediatrica, sempre più di frequente si sente chiedere, durante incontri in ambito sanitario, se i bambini vegani/vegetariani siano in buona salute.
La risposta è senz'altro affermativa, ma una raccolta di dati su parametri di accrescimento e di salute sarebbe certamente utile per rafforzare tale affermazione.
Si è dunque deciso di effettuare una ricerca sugli stili di vita dei bambini che seguono diete vegetariane o vegane. La ricerca, di cui è responsabile la dott.ssa Maria Luisa Forchielli, ricercatrice dell'Università di Bologna, è stata promossa dalla Clinica Pediatrica del Prof. Andrea Pession del Sant'Orsola.
Da questa iniziativa ci si aspetta di aumentare le conoscenze in ambito sanitario sui vantaggi di una dieta a vegetariana/vegana, in modo da avere maggiori dati che dimostrino come essa sia una preziosa alleata per la salute e la crescita del bambino.
Per collaborare alla ricerca è sufficiente compilare il questionario (anonimo) scaricabile alla pagina:
http://www.scienzavegetariana.it/questionario_pediatria_2014.doc
e inviarlo per email all'indirizzo indicato sul modulo stesso.
Tutti i dati verranno trattati anonimamente e saranno utilizzati e divulgati unicamente in ambito scientifico.
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Per qualsiasi informazione occorre rivolgersi NON a SSNV ma alla mail indicata su questionario stesso: luisa.forchielli@unibo.it
4.2.14
Bach e Beethoven ti fanno intelligente
Chi suona uno strumento utilizza il suo cervello in maniera
più efficiente, pensa in modo più creativo e ha in media un quoziente
intellettivo più alto del resto della popolazione. Questo emerge da una ricerca
condotta nella Venderbilt University di Nashville.
Diversi esperimenti e ricerche evidenziano questa differenza
tra persone con educazione musicale professionale e persone che non suonano
alcuno strumento. «I musicisti non solo sono più pieni di risorse, ma elaborano
le informazioni in una maniera qualitativamente migliore», afferma il caporicercatore
Bradley Folley. «Abbiamo notato molta più attività in entrambi gli emisferi del cervello». Secondo
gli specialisti coinvolti nella ricerca, il cervello dei musicisti lavora in maniera
più efficiente in quanto durante l’uso di uno strumento diverse parti del
cervello vengono utilizzate e, quindi, allenate.
Nella ricerca riportata, i musicisti mostravano di saper
utilizzare oggetti di uso comune in maniera più originale rispetto al resto dei
soggetti e riuscivano meglio in test di associazione di parole.
«Concertisti e suonatori devono spesso integrare due diverse
melodie con entrambe le mani», continua Folley. «Sono bravi nella lettura dei
simboli musicali, cosa che accade nell’emisfero sinistro, ma nello
stesso momento danno anche la loro interpretazione alla musica. Quest’ultimo
è compito dell’emisfero destro». Questa integrazione
di attività svolte separatamente dai due emisferi cerebrali sarebbe quindi il
risultato dell’apprendimento musicale.
Quest’efficienza di pensiero dei musicisti ha, secondo i
ricercatori, molta influenza sulle loro prestazioni intellettuali. Gli artisti,
in genere, fanno un grosso uso del cosiddetto “pensiero divergente”, ovvero
della creatività, del modo inconsueto di pensare e trovare soluzioni.
Che dire: nella "battaglia evolutiva" all'interno della nostra specie, gli artisti riusciranno sicuramente a primeggiare. Un motivo in più per imparare a suonare il proprio strumento preferito.
Fonte: Vanderbilt
University. "Musicians Use Both Sides Of Their Brains More Frequently Than
Average People." ScienceDaily. ScienceDaily, 3 October 2008.
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