L'obiettivo dell'evento è senza dubbio lodevole, non mi ci soffermo neppure.
Ma di buone intenzioni è lastricata la strada per l'inferno.
L'inglese utilizzato rende accattivante un evento che, in italiano, avrebbe il nome di un film dell'orrore: Macellai per bambini. Una specie di spauracchio per bambini capricciosi che non vogliono lavarsi i denti prima di andare a letto.
Questa è la nota di colore.
Le note dolenti sono queste: avevamo davvero bisogno di una festa del macello?
Avevamo davvero bisogno di incentivare l'uso della carne nella nostra alimentazione, quando il suo eccessivo uso in occidente (e crescente nelle nazioni in via di sviluppo) è causa di:
disboscamento
abuso dell'acqua potabile
inquinamento
maltrattamento degli animali
e ancora:
ipertensione, diabete, obesità e ipercolesterolemia e altre cosiddette "malattie del benessere" causate da un'alimentazione sbagliata che introduce troppi grassi e proteine animali.
E se non bastasse, oltre allo spreco di spazio e acqua va aggiunto quello di cibo: per comprare 1kg di maiale, sono stati utilizzati 6kg di vegetali. Se poi parliamo di carne di agnello, arriviamo a 33kg. Perché l'animale deve essere nutrito (leggi: ingozzato), e anche in enormi quantità, per crescere il più possibile nel minor tempo possibile.
Vogliamo altri particolari del ciclo di produzione della carne? Sono disponibili su questo blog gli articoli approfonditi sull'argomento.
Mentre ad Amsterdam si è battuto quest'anno il record mondiale per il tavolo più lungo del mondo in cui venivano serviti pasti vegetariani per sensibilizzare la gente, in Italia siamo fermi alla festa in cui venivano serviti mille spiedini in tre ore. Un record anche questo, non c'è che dire.
Avevamo
davvero bisogno di mettere in mezzo i bambini in questa iniziativa?
Avevamo bisogno di strumentalizzare una fascia di popolazione da
proteggere per questa "rassegna del gusto", per utilizzare le parole del comunicato?
Organizziamo una gara di solidarietà per "raccogliere fondi da investire in progetti per l'infanzia", quando nel frattempo aiutiamo a diffondere un modello alimentare che mette in pericolo proprio i nostri figli, esacerbando i problemi ambientali che li attenderanno da grandi.
Parliamo di "educazione alimentare" quando in realtà non si fa che ripetere di aumentare il consumo di frutta e verdura, perché ne mangiamo troppo poca.
Parliamo di solidarietà quando, per mangiare tutta quella carne, abbiamo lasciato che milioni di animali venissero torturati negli allevamenti, trasportati per ore, uccisi nel macelli, mentre abbiamo deciso di dare da mangiare a quegli animali il cibo che avremmo potuto spedire nelle zone povere del mondo.
In definitiva, questo evento risulta essere di beneficio per una sola categoria: i macellai, quei butchers che credono, e molto probabilmente in buona fede, di fare del bene ai bambini. Ma nel frattempo si fanno pubblicità. Non è la prima volta che i bambini vengono tirati dentro agli interessi degli adulti.
A noi genitori il compito di proteggere i nostri figli. Perché quest'anno l'evento si ripeterà, il primo di settembre, e col seguente slogan: "La ciccia fa bene ai bambini".
Mi dispiace, ma la ciccia non fa tanto bene ai bambini.
In base al grande studio europeo EPIC
(Indagine Prospettica Europea su nutrizione e Cancro), le carni rosse e processate sono
fattori di rischio per il cancro al colon-retto e allo stomaco e, in più,
bruciare la carne alla griglia crea sostanze collegate allo sviluppo di tumore
al rene. Al contrario le fibre, contenute esclusivamente nei vegetali, costituiscono
un fattore di protezione.
Molti si sono sollevati contro quest'evento, per esempio il "Comitato contro la festa mondiale dei macellai" che raggruppa le sezioni modenesi di LAV e OIPA e LAC nonché alcune associazioni locali quali Animal Empaty, Animanimale e Azione Animalista Modena. Potete leggerne di più sulla loro pagina Facebook.
Cosa vogliamo insegnare ai nostri bambini? Faremmo meglio a creare l'evento "Greengrocers for children", coinvolgendo gli agricoltori locali, per sensibilizzare adulti e bambini a:
preferire prodotti a km zero, per evitare l'inquinamento per lunghi trasporti
preferire cibi coltivati biologicamente, per preservare l'ambiente in cui viviamo
seguire un'alimentazione ricca di frutta e verdura, meglio se di stagione
rispettare gli animali, senza fare distinzione di specie tra un vitello ed un cucciolo di cane
Seppure in futuro ci sarà occasione di creare tale evento, speriamo che quest'anno più genitori faranno una scelta intelligente.
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