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14.10.15
Meditazione = prevenzione
La nostra aspettativa di vita alla nascita (life expectancy at birth, LED) è in continuo aumento: dal Paleolitico (33 anni) ai nostri giorni (71,5 anni), abbiamo più che raddoppiato la durata stimata della vita umana.
Cosa gioca un ruolo importante in questo fenomeno? Prima di tutto migliori condizioni igieniche, ma anche gli sviluppi della medicina e la possibilità di avere cibo. Questo diventa ancora più evidente se si confronta la LEB in Swaziland (49 anni) con quella in Giappone (83).
Proprio nel corso dell'ultimo quarto di secolo, la LED è aumentato più di 6 anni!
Cosa che suona quasi incredibile e ci fa porre molte domande su quanto a lungo il genere umano può realmente vivere e la qualità dei nostri anni aggiuntivi.
In realtà, per quanto possiamo estendere la nostra vita in futuro, abbiamo ancora bisogno di trovare una cura adeguata e la prevenzione di molte malattie, incluso tutte le malattie associate all'invecchiamento (come quelle cardiovascolari, l'artrite, l'osteoporosi, l'ipertensione, la malattia di Alzheimer, la perdita di vista e udito, cancro, ecc.).
Quindi il punto al giorno d'oggi non è tanto vivere più a lungo, quanto piuttosto invecchiare meglio.
In alcuni post precedenti, abbiamo già visto che la mindfulness, un particolare tipo di meditazione, aumenta la consapevolezza del nostro corpo e può aiutare a smettere di fumare.
Uno studio di quest'anno si spinge ancora oltre.
Un gruppo di ricercatori della University of California ha diviso un gruppo di 100 persone (22-77 anni): la metà di loro faceva pratica di meditazione (per un minimo di 4 anni e massimo 46) su base regolare.
Tramite la risonanza magnetica è stato osservato un calo generale della materia grigia locale con l'invecchiamento. Finora, non è una sorpresa: capita a tutti già dal nostro 20o compleanno.
Ma il risultato interessante è che questa riduzione procede più lentamente nei soggetti che meditano. Inoltre, le regioni del cervello dove l'effetto dell'età era evidente erano più estese nel gruppo di controllo (che non meditava).
Tenendo ovviamente conto delle influenze genetiche ed ambientali, la ricerca suggerisce la meditazione limiterebbe l'atrofia della materia grigia dovuta all'età, pertanto si può dire in generale che la meditazione potrebbe essere un modo molto economico ed efficace per prevenire le malattie mentali legate all'invecchiamento. Un'ottima notizia.
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